L'artista
Il papa e i bambini: i ritratti spirituali di Isabell von Piotrowski
Il papa e i bambini: i ritratti spirituali di Isabell von Piotrowski




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Isabell von Piotrowski |
“Ho vissuto l’infanzia tra i quadri per via di uno zio pittore di valore – racconta a Stranierinitalia.it - che ha esposto anche a Parigi. Mi sono diplomata negli anni ’80 nel liceo del Sacre-Coeur di Pobiedziska. E in Polonia ho cominciato a dipingere i miei primi quadri e a fare le prime esposizioni di pittura e scultura. Poi nel 1987 ho deciso di dare un taglio al passato e ricominciarne una nuova vita in Italia”.
L’Italia è da sempre nel vissuto e nell’immaginario di Isabell. “Un altro mio zio è stato segretario del cardinale polacco Wyszynski. Veniva spesso a Roma per partecipare alle conferenze episcopali o ai conclavi. E al ritorno ci raccontava le sue impressioni su Roma. A tre anni avevo già una collezione di francobolli italiani e ascoltavo le canzoni italiane”.
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Isabell von Piotrowski ha all’attivo decine di mostre in Italia e all’estero. Si spazia da una di ceramiche in cotto dipinte con smalti, vetri e oro (a Monterotondo nel 1992), a un’altra di ritratti di personaggi famosi (da Andreotti a Rita Levi Montalcini) presso la Banca di Firenze a Roma nel 2005, a una recente a piazza Barberini dal titolo “Papa Giovanni Paolo II tra bambini e giovani”.
“Volevo accostare il Papa ai tanti bambini da lui incontranti nel suo pontificato. Amo molto la ritrattistica in generale. E sono legata da affetto e devozione a Giovanni Paolo II. Nel 1983, con le ex allieve del mio liceo ho avuto la fortuna di partecipare ad una sua udienza privata. Da allora fino alla sua morte ho avuto la fortuna di poterlo vedere da vicino varie volte. E di donargli un suo ritratto in bronzo, in occasione della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta”.
I legami di Isabelle con la Polonia continuano ad essere stretti. Non a caso ha in programma una mostra a giugno nella città natale di Kalisz. “Sarà la seconda volta che espongo lì. Sarà un evento importante, organizzato per gli 850 anni della città. Non vedo l’ora di essere lì”.
(3 marzo 2007)
Andrea Gagliardi
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