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lunedì, aprile 22, 2013

L'artista
Il papa e i bambini: i ritratti spirituali di Isabell von Piotrowski 
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Isabell von Piotrowski
(ASI) – 3 marzo 2007 – ROMA - “Da bambina ogni anno tornavo con la mia famiglia a Zakopane per trascorrervi le vacanze estive, soggiornando presso una famiglia di montanari vicino ad Harenda. Giocavo con i loro figli e qualche volta andavo con loro nella falegnameria dove il loro papà creava mobili in legno, spesso scolpiti a mano, con decorazioni floreali di rara bellezza. Guardando quell’uomo ho cominciato a capire che il mio destino sarebbe stato legato all’arte”. L’arte, tuttavia, è sempre stata di casa nella famiglia di Isabell von Piotrowski, originaria di Kalisz in Polonia, in Italia da vent’anni. 

“Ho vissuto l’infanzia tra i quadri per via di uno zio pittore di valore – racconta a Stranierinitalia.it - che ha esposto anche a Parigi. Mi sono diplomata negli anni ’80 nel liceo del Sacre-Coeur di Pobiedziska. E in Polonia ho cominciato a dipingere i miei primi quadri e a fare le prime esposizioni di pittura e scultura. Poi nel 1987 ho deciso di dare un taglio al passato e ricominciarne una nuova vita in Italia”. 

L’Italia è da sempre nel vissuto e nell’immaginario di Isabell. “Un altro mio zio è stato segretario del cardinale polacco Wyszynski. Veniva spesso a Roma per partecipare alle conferenze episcopali o ai conclavi. E al ritorno ci raccontava le sue impressioni su Roma. A tre anni avevo già una collezione di francobolli italiani e ascoltavo le canzoni italiane”. 

La prima tappa del soggiorno italiano è Milano. Poi, dopo un paio d’anni, il trasferimento nella capitale. “A Milano ho trovato amici e grande collaborazione, ma è a Roma che sono rinata. Mi sono innamorata del suo cielo blu e ho subito ritrovato l’ispirazione”. Casa e atelier sono a Capena, nella campagna romana. “E’ un posto ideale per trovare il silenzio e la giusta concentrazione, anche perché vivo la pittura come una specie di malattia. Dipingo tutti i giorni, ma poi arrivano periodi di piena in cui vado avanti anche fino all’alba, seguiti da periodi di vuoto in cui devo staccare e dedicarmi ad altro”. 

Isabell von Piotrowski ha all’attivo decine di mostre in Italia e all’estero. Si spazia da una di ceramiche in cotto dipinte con smalti, vetri e oro (a Monterotondo nel 1992), a un’altra di ritratti di personaggi famosi (da Andreotti a Rita Levi Montalcini) presso la Banca di Firenze a Roma nel 2005, a una recente a piazza Barberini dal titolo “Papa Giovanni Paolo II tra bambini e giovani”. 

“Volevo accostare il Papa ai tanti bambini da lui incontranti nel suo pontificato. Amo molto la ritrattistica in generale. E sono legata da affetto e devozione a Giovanni Paolo II. Nel 1983, con le ex allieve del mio liceo ho avuto la fortuna di partecipare ad una sua udienza privata. Da allora fino alla sua morte ho avuto la fortuna di poterlo vedere da vicino varie volte. E di donargli un suo ritratto in bronzo, in occasione della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta”. 

I legami di Isabelle con la Polonia continuano ad essere stretti. Non a caso ha in programma una mostra a giugno nella città natale di Kalisz. “Sarà la seconda volta che espongo lì. Sarà un evento importante, organizzato per gli 850 anni della città. Non vedo l’ora di essere lì”.
(3 marzo 2007)
Andrea Gagliardi

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